ENCI:
IDENTIFICAZIONE CON MICROCHIP
Il Consiglio Direttivo dll'Enci, nel corso della seduta del 29 aprile 2004,
in relazione al problema dell'identificazione del cane, ha ritenuto
opportuno comunicare che diverse Regioni hanno introdotto l'utilizzo del
microchip, "al fine di garantire, con l'ausilio di uno strumento moderno ed
adeguato, una efficace identificazione dei soggetti".
Lo rende noto il Presidente dell'Ente, Domenico Attimonelli in una nota
inviata a tutte le delegazioni ENCI il 1 giugno scorso. "Fermo restando la
possibilità, da parte degli allevatori titolari e/o associati di affisso
riconosciuto, di poter registrare al Libro genealogico cucciolate
identificabili attraverso l'apposizione della propria sigla assegnata
dall'ENCI- scrive Attimonelli- si ricorda che in base alla legge quadro n°
281 del 1991 in materia di animali di affezione e prevenzione del
randagismo, ogni cane deve essere denunciato alla propria ASL di competenza, ed
identificato secondo i tempi e le modalità previste dalle norme regionali di
attuazione, così come dovranno essere anche comunicati, sempre all'ASL i
passaggi di proprietà.
Da ultimo, si informa che per tutti i cani nati dal 1 gennaio 2005, entrerà
in vigore la normativa nazionale che prevede l'obbligo di identificazione
del cane unicamente attraverso microchip.
Auspichiamo pertanto nella Vostra opera di divulgazione per il
rispetto della normativa nazionale e regionale, sottolineandone l'applicazione
obbligatoria anche nei casi in cui l'allevatore intenda continuare ad utilizzare
un diverso strumento identificativo del cane".
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